EVENTI
Sacchi a pelo, pc e uno slogan:
«Internet libera»
La festa degli hacker
A Firenze un meeting alternativo
A giugno tre giorni in un centro sociale autogestito È il primo
raduno in Italia riservato alla cultura cyberpunk
di Marco Gasperetti
UN FESTIVAL, seminari,
spettacoli, dibattiti, musica. E soprattutto cyber cultura, con
tanto di computer e navigazione su Internet. Insomma, profumo di
fine millennio, di circuiti integrati, di libertà.
Sarà Firenze ad ospitare il primo meeting italiano degli hacker
che si svolgerà il 5, 6, 7 giugno. Sì, proprio loro, il popolo
postmoderno e libertario dei navigatori del ciberspazio, osannati
o criminalizzati dai media per le loro imprese. Gente che ama «l'altra
cultura», che frequenta i centri autogestiti, sempre in cerca di
qualcosa. Gente inquieta che non ama troppo le regole, i
monopoli, Bill Gates, Big Blue e predica la libertà assoluta
nella diffusione dell'informazione e vuole un'Internet (gratuita)
e accessibile a tutti. «Gente che ha un'idea di cultura a misura
d'uomo, - spiegano loro - globale e non finalizzata agli
interessi di mercato. Gente che lotta per la difesa dei diritti
del cittadino e che dunque critica ogni legge che sia il
compromesso degli interessi dei monopoli dell'informazione o di
multinazionali economiche».
«Hack-It 98», questo il nome affibbiato alla rassegna, ha
un'anima poliforme. «È un open air, un meeting, un hacking
party - spiegano gli organizzatori - ma anche un momento di
riflessione, un'occasione di apprendimento collettivo, un atto di
ribellione, uno scambio di idee, esperienze, sogni, utopie, amore».
Insomma, saranno tre giorni vissuti all'insegna della libertà e
della cultura alternativa, della virtualità. La kermesse degli
hacker avrà come teatro il Cpa (Centro Popolare Autogestito) di
Firenze, in viale Giannotti 79 (tel 055-6580151, indirizzo
Internet www.ecn.org/hackit98).
Il Cpa è una specie di Leoncavallo. Occupato da alcuni anni,
rischia di essere raso al suolo. Al suo posto dovrebbe sorgere un
supermercato. Così i ragazzi del centro hanno iniziato una
battaglia per salvarlo.
Ed è qui che gli hacker di mezza Italia troveranno alloggio.
Gratis. «Vogliamo creare un accampamento provvisorio, fatto di
sacchi a pelo e, per chi vuole, anche di tende - dicono gli
organizzatori -. Nessuno dovrà pagare una lira perché il costo
dell'infrastruttura di base verrà coperto dal centro».
Ci saranno seminari su Internet, sulla sicurezza delle banche
dati, sulla cibercultura, sul software e così via. Oltre ai
sacchi a pelo gli intervenuti potranno portarsi anche il loro
computer per navigazioni di gruppo e chissà quali altre
diavolerie. E soprattutto dimostrare di essere veramente degli
hacher: «Ovvero essere sensibili al rispetto della comunità -
spiegano gli organizzatori - e saper trovare soluzioni brillanti
per rendere veramente libera la comunicazione».
Naturalmente il meeting avrà anche un doppio nel ciberspazio.
Potrà essere seguito via Internet grazie alla Grande Ragnatela e
alla posta elettronica.