FIRENZE -- I tre giorni dell'hacker.
Arrivano i "pirati informatici". Non hanno bende sugli
occhi o uncini al posto delle mani. Le loro navi sono i computer.
Il cyberspazio e' il mare in cui navigano. Gli hacker, che si
sono dati appuntamento a Firenze dal 5 al 7 giugno per il loro
primo meeting nazionale, sono solo lontani cugini dei
"pirati informatici". La loro filosofia si avvicina
piuttosto a quella degli hacker che alla fine degli anni '60 si
diffusero sulla West Coast. "Contro ogni barriera, per la
libera circolazione del sapere" e' il loro motto.
"L'uso e l'accesso ai computer deve essere illimitato e
completo", la loro filosofia.
Arriveranno da tutta Italia, con computer e sacco a pelo, per
ribadire liberta' di espressione e di informazione. Uno stile di
vita. "Per hacker -- spiega un organizzatore -- non
intendiamo i pirati informatici ma coloro che, secondo l'etica
dei primi che inventarono questo appellativo, realizzarono degli
'hack', cioe' produzioni geniali dell'intelletto per metterle a
disposizione dell'umanita' intera senza discriminazioni di
sorta".
"Hack-It 98", questo il nome della tre giorni degli
hacker, avra' come palcoscenico la sede del Cpa, il Centro
popolare autogestito di viale Giannotti a Firenze: un edificio
che nei piani del Comune dovrebbe lasciar posto a un supermercato
e che l'occupazione ha sottratto alla demolizione.
Il programma prevede seminari e lezioni per imparare a viaggiare
nel cyberspazio. Un "Nirvana" di tre giorni. Le idee,
le esperienze, i sogni, le utopie, l'amore ai tempi di Internet.
Proprio la navigazione on-line viene presentata dagli
organizzatori come il piatto forte della manifestazione.
"Se lavorare in rete, approfondirne i significati sociali e
politici, puo' essere considerato hackeraggio, bene: noi siamo
hacker", spiega Attu. "Il nostro obiettivo e' divulgare
la tecnologia anche in luoghi come i centri sociali, ma non per
un uso incosciente o di pirateria informatica che a noi non
interessa". hacker, dunque, come stile di vita. Per questo
tutto -- seminari, lezioni, concerti e hack-party -- e' gratis o
a prezzi simbolici. Durante i tre giorni verranno esplorati i web
piu' alternativi e verranno create comunita' virtuali alle quali
parteciperanno gli hacker di tutto il mondo. Cosi', anche chi non
potra' esserci fisicamente, potra' collegarsi via rete
all'indirizzo http://www.ecn.org/hackit98. Tra i corsi anche quello di crittografia e
anonimato che serve "a chi utilizza le reti telematiche e
intende capire meglio quali sono le possibilita' per difendere la
propria privacy da occhi indiscreti" spiega il comitato
organizzatore, raggiungibile nella mailing-list hackmeeting@kyuzz.org.
A fine anno gli utenti di Internet saranno 80 milioni in tutto il mondo. Pochi, rispetto alla totalita' degli abitanti del pianeta. Ma i tempi sembrano maturi per un grande hackmeeting anche in Italia.