seminari

Indice

Venerdi'

Orastanza 1stanza 2stanza 3
11
12
13
14
15
16Mettere il guinzaglio alla tigre - Osservatorio delle Tecnologie della Mente (OTM)
17 La memoria e' un ingranaggio collettivo: Hacker, hacking, hacklabs, hacktivism!
18Quanti per tutti: il protocollo BB84L'estetica dello stream
19
20Hack the Growth - part 1
21 Orti in citta'Linux base
22IPv6: Non sono solo piu' indirizzi Dall'orto "fisico" alla mappatura in rete
23Elettronica per microcontroller in 1 oraOltrecitta' in reteOpenCV faceblur
24

Sabato

Orastanza 1stanza 2stanza 3
11La pratica dell'autocostruzione
12Autocostruzione di pale eoliche
13
14
15 ILNP per i poveri, le proposte di RRG
16 LOREA: A distributed social network
17Programmare e' come narrare ?pr0n
18Paranoia in practice: strumenti di controllo, strumenti di difesa
19Anopticon L'inversione del Panopticon Sintesi
20Anonimato e resistenza alla profilazione nella rete odierna
21SteamPunkDall'OpenID all'BAP passando passando per O-Auth, Passport e molto altro: tour guidato.
22Open the real world - Lockpicking
23 Progetti DIY per microcontroller
24


ILNP per i poveri, le proposte di RRG

Saturday 3, h15 : 2 ore

Oratore: "$witch"

parte prima:

essendo lo scopo ultimo del test quello di prender visione dei problemi e delle soluzioni non si e' fatto alcun tentativo di eseguire uno sviluppo pianificato, preferendo scoprire man mano ciascun intoppo ed il modo di risolverlo.

parte seconda:

"Proposals Submitted to RRG for Recommendation Consideration" e' un buon punto di partenza, per tutti coloro che non vogliono seguire nel dettaglio l'evoluzione di un'idea ad ID (e forse a RFC e STD) pur informandosi sulle novita' esistenti in materia di routing globale.

parte terza:

lo scopo di questa parte e' di dare spazio alle questioni che "affliggono" il pubblico, anziche' quelle che interessano il relatore, quindi NON e' necessaria attinenza agli argomenti trattati; fin dove posso rispondero' a tutti.

L'estetica dello stream

Friday 2, h18 : 1 ora

Oratore: encosianima

Strumenti per la trasmissione in tempo reale fuori dal controllo dei vari mainframe. Libero e pure bello.

(spiegerò anche il setup dello streaming di hackIT)

L'etica del video

Wednesday 30, h11 : 1 ora

Oratore: encosianima

Non è bello ciò che è bello: è bello ciò che è libero.

Dall'OpenID all'BAP passando passando per O-Auth, Passport e molto altro: tour guidato.

Saturday 3, h21 : 2 ore

Oratore: baku

Una panoramica dei protocolli di autenticazione centralizzati, decentralizzati, distribuiti, etc etc. Fino ad arrivare al nuovissimo BAP. Un po' di bla bla bla tecnico sui limiti di ognuno e su come/perche'/dove applicarli

pr0n

Saturday 3, h17 : 1 ora

Oratore: anonymous

Perche' se lo si fa in gruppo non si diventa ciechi. Il seminario serio dell'hackit 2010! Una rivoluzione culturale e sociale. Imperdibile!

Quanti per tutti: il protocollo BB84

Friday 2, h18 : 2 ore

Oratore: lucha

Introduzione elementare alla crittografia quantistica e al protocollo BB84
  • formalizzazione matematica della fisica quantistica
  • applicazioni della teoria quantistica alla crittografia
  • protocollo di scambio chiavi BB84
  • esempio di implementazione (in Haskell)
..se qualcuno porta un arduino collegato ad un polarizzatore di fotoni...

Sintesi

Saturday 3, h19 : 2 ore

Oratore: darkpand && nullpointer

Teoria e pratica su sintesi sottrattiva e uso dei sintetizzatori.

Ovvero: di come i synth possano essere usati come pratici scacciacani.

Anonimato e resistenza alla profilazione nella rete odierna

Saturday 3, h20 : 1 ora

Oratore: Oblivian

Una panoramica "da zero" sulle tecniche di identificazione e fingerprinting degli utenti in rete, ispirate dall'esperimento della EFF, panopticlick.

Dalla rassegna delle principali tecniche di identificazione degli utenti provero' a trarre delle conseguenze pratiche e politiche sul vissuto in rete: come difendersi, quando difendersi, se difendersi. Become a fan !

Dall'orto "fisico" alla mappatura in rete

Friday 2, h22 : 1 ora

Oratore: Gipoco

Strumenti open per una mappatura di orti urbani

  • mappe "gratuite" o mappe "libere"?
  • dove procurarsi i dati cartografici
  • installazione di mapserver for dummies
  • "ciao mondo", creare un marker, il db, etc
  • stato attuale del progetto/ipotesi x il futuro
  • Spazio aperto per domande sugli interventi precedenti
  • Brainstorming sui possibili sviluppi futuri
  • Come (e perche') collegare i progetti che utilizzano un servizio di mappe tra di loro attraverso questo software.

Open the real world - Lockpicking

Saturday 3, h22 : 2 ore

Oratore: Roma Lockpicking Club

ABC del lockpicking, meccanismi di sicurezza e relative vulnerabilità (full disclosure? :D) A seguire sessione hands-on!

Paranoia in practice: strumenti di controllo, strumenti di difesa

Saturday 3, h18 : 2 ore

Oratore: Ciaby

Seminario sui metodi di controllo passati, presenti e futuri. Panoramica delle tecnologie disponibili, Chi/cosa/come/perche', come evitarle o difendersi da esse. Ovviamente non potra' essere una lista esaustiva, quindi chiunque voglia contribuire e' benvenuto :-D

La memoria e' un ingranaggio collettivo: Hacker, hacking, hacklabs, hacktivism!

Friday 2, h17 : 3 ore

Oratore: Arturo

parte prima:

"Breve storia dell'hacking: termini, definizioni, letteratura, contesti, geografie"

parte seconda:

"Dall'hacking all'hacktivism: come i movimenti hanno cambiato il modo di fare hacking.

parte terza

"Discussione a tutto campo. Basta con la criminalizzazione degli hacker. Decostruire a figura dell'untore"

Programmare e' come narrare ?

Saturday 3, h17 : 2 ore

Oratore: Graffio, Stefano Penge. Con la partecipazione di Vito e Fran

"Siamo alla fine del millennio scorso. Per caso, un esploratore si imbatte in un continente sconosciuto, di dimensioni vastissime. Strade, città e biblioteche, e nelle biblioteche milioni di testi, scritti non in una sola, ma in decine e decine di lingue diverse. Testi diversi di autori diversi, dedicati ai fini più differenti, cortissimi e enormi, scritti a più mani, criptati, fondamentali o inutili. Scritti per essere usati, per essere letti o per essere analizzati e insegnati. Da una prima analisi di questi milioni di testi, sembra di poter dire agli esploratori che ci sono stati periodi, scuole diverse, mode. Che aree diverse del continente hanno prodotto autori riconoscibili, che a loro volta hanno insegnato e influenzato altri autori. Di tutto questo, niente è mai stato raccontato, né qui da noi né altrove. Il continente di cui vogliamo parlare è quello dei codici sorgente dei programmi. Più di 50 anni di letteratura, più di 50 lingue diverse. Un corpus di testi dalle dimensioni quantitative enormi: l'archivio su web più noto di software OpenSource, SourceForge.net, contiene quasi un milione di "libri" diversi relativi solo agli ultimi 5 anni. Eppure nessun'indagine, nemmeno di ricognizione, è stata condotta finora da un punto di vista linguistico, stilistico, retorico. Quello che stiamo cercando di fare è trovare un posto a questo continente all'interno della cartografia, accanto ai territori più noti in cui si sono incontrate (persone e) discipline tanto diverse come linguistica e informatica; poi cercheremo di capire il perché di questo lungo nascondimento, e proveremo a immaginare l'apocalissi, cioè di modi concreti di comunicare la nostra scoperta al mondo."

Riferimenti:

http://scaccoalweb.dotblog.it/2010/05/programmare-%C3%A8-come-narrare.html http://www.altrascuola.it/altranuova/index.php?option=com_content&task=view&id=395

Il seminario è la prosecuzione di quello che tenne Stefano Penge 10 anni fa durante l'hackmeeting di forte prenestino. Si chiamava "lo zen e l'arte della programmazione"

http://www.onlynx.it/hi/strumenti/zen.html

Durante questi 10 anni Stefano ha proseguito la sua ricerca ed ha trovato altri compagni di viaggio.


Oltrecitta' in rete

Friday 2, h23 : 1 ora

Oratore: Primavera Romana

primaveraromana.wordpress.com 

PrimaveraRomana è un'esperienza esplorativa per scoprire, condividere e inventare una Roma diversa. Dal 2009 abbiamo iniziato a camminare, in tanti, attraverso territori in trasformazione della città, grandi contenitori pubblici abbandonati, in dismissione o oggetto di speculazioni private, pezzi di campagna, quartieri storici e in costruzioni, luoghi di memorie e di progetti futuri, luoghi ricchi di pratiche di cittadinanza, incontrando comitati di quartiere, associazioni, movimenti di lotta per la casa, comunità straniere, esempi di autorganizzazione e autorecupero, realtà spontanee.

Una piattaforma di comunicazione e condivisione E' evidente come sempre più persone sono consapevoli della graduale perdita del diritto alla città, alla casa, alla salute, al lavoro, alla tutela del paesaggio e del patrimonio storico artistico, alla mobilità, alla conoscenza;  sempre più persone rivendicano il diritto ad uno stato di diritto, alla partecipazione attiva nei processi di trasformazione della società e del territorio, al rispetto per tutti e alla solidarietà per i più deboli.  Partendo dal concetto di usare l’informazione come fattore di moltiplicazione della forza espressiva ed organizzativa della collettività, vorremmo attivare un sistema per la comunicazione e la gestione dell’informazione supportato da una piattaforma tecnologica aperta ed indipendente diversa dalla soluzione offerta da Google. vorremmo collegare in modo attivo le varie realtà associative territoriali attraverso una soluzione multifunzionale (ad esempio una sorta di wikipedia del territorio) che ci permetta di condividere mappe, documentazione, informazioni per lo sviluppo e il trasferimento di best practices di coesione territoriale e strumenti per la sincronizzazione delle azioni e degli eventi (ad esempio l'utilizzo di calendari) affinchè si possa generare una crescente consapevolezza collettiva.

Mappe co-evolutive dell'Oltrecittà Roma L'esperienza è raccontata in rete da mappe emergenti, nate dalla partecipazione di tutti e dall'ipertestualità che permette loro di evolversi al di là del controllo di chi le genera; l'intento è di costruire una mappatura dal basso del territorio che possa raccontare le memorie, il presente e il futuro e gli immaginari di chi lo abita. Anche le mappe vogliono essere uno degli strumenti condivisi per un progetto comune di quella rete di soggetti, impegnati sul territorio che vuole tutelare i diritti del cittadino. 

Durante il seminario vorremmo condividere la nostra pratica esplorativa con le possibilità che la rete offre di cartografare una città dal basso per sperimentare in luoghi e su questioni differenti una strategia comune, che ci possa portare verso gli Stati Generali della Cittadinanza.

Linux base

Friday 2, h21 : 2 ore

Oratore:

Cos'è Linux, come nasce, come funziona e come si usa: distribuzioni, struttura delle directory, programmi, comandi principali, interfacce grafiche.

SteamPunk

Saturday 3, h21 : 2 ore

Oratore: Margaret Killjoy, Ruggine

SteamPunk Come Etica Di Reality Hacking.
Una Creazione Vittoriana A Codice Chiuso Non È Una Creazione SteamPunk.

Orti in citta'

Friday 2, h21 : 1 ora

Oratore:

Pratiche di alimentazione dal basso: l'orto. Una carrellata sui metodi più interessanti di coltivazione. La storia degli orti nelle città: dall'economia di guerra, all'economia della crisi.

  • orti sinergici
  • orti chimici
  • altri tipi di orti
  • la mappa attuale degli orti

Durante la serata a seguire .... proiezione di Food Inc .: Sai davero cosa mangi? (R.Kenner 2009, 95 min) Non guarderai più al cibo allo stesso modo. Quanto sappiamo realmente del cibo che arriva sulla nostra tavola?


Hack the Growth - part 1

Friday 2, h20 : 1 ora

Oratore: DIY erboristico

Autoproduzione di rimedi officinali e detergenti ( gel anti-zanzara, sapone per i piatti, dentifricio)

Hack the Growth - part 2

Saturday 3, h 9 : 2 ore

Oratore: DIY erboristico + Cucina Torre

  • Hack the bread!

Laboratorio di panificazione con pasta madre

Hack the Growth - part 4

Saturday 3, h10 : 2 ore

Oratore: Cucina Torre

  • Hack the pasta!

Laboratorio di pasta fresca

Elettronica per microcontroller in 1 ora

Friday 2, h23 : 1 ora

Oratore: Megabug

n questo seminario voglio introdurre le conoscenze di elettronica che sono 
necessarie per poter manipolare con disinvoltura il 90% dei progetti basati su
microcontroller.
E' un seminario sia pratico che teorico, nel senso che verrà condotto
costruendo una serie di circuiti molto semplici che poi verranno conditi con
tutta la spiegazione/pippone teorico necessario a comprenderli.

Quello che spero di poter trasmettere in questo seminario:

  • Comprensione a grandi linee di grandezze come corrente, tensione e resistenza
  • Come utilizzare il multimetro per fare delle misure elettriche
  • Disegnare e capire schemi elettrici
  • Alcune regoline semplici semplici per fare calcoli
  • Comprendere alcuni circuiti base che poi vengono utilizzati praticamente ovunque.
  • Alcuni componenti elettronici interessanti.
  • Come tutto questo si applica nei circuiti a microcontroller.

Questo seminario è propedeutico per il successivo: "progetti DIY per microcontroller"

Progetti DIY per microcontroller

Saturday 3, h23 : 2 ore

Oratore: Megabug

Seminario sulla progettazione hardware e software di oggetti elettronici basati su microcontroller. L'idea era quella di presentare una serie di progetti partendo dal più semplice e via via aumentando la complessità. Lo scopo del seminario è esplorare (in modo completamente casuale e non organizzato) le varie problematiche inerenti la programmazione di microcontroller in cui le risorse a disposizione non sono neanche paragonabili a quelle di un normale PC, e i problemi da risolvere sono profondamente diversi da quelli classici della programmazione software.

Tra i progetti che sto preparando volevo far vedere:

  • interfacce utente fisiche (potenziometri, led, pulsanti, touch, infrarossi,

display lcd e non, accelerometri, ecc.)

  • comunicazione punto-punto (RS232, I2C, SPI, USB)
  • networking (Ethernet, BlueTooth, GSM)
  • rilevazione di posizione (sensori di distanza, GPS)
  • card reader e RFID
  • memorie (EEPROM, SDCard)
  • dispositivi di potenza (mosfet, relè)
  • motori elettrici (servo, stepper, motori DC)
  • altro che non ricordo

come vedete, sono tutte cose già ampiamente testate e sperimentate... un gran carrellata di oggetti simpatici insomma. Di ognuno mostrerò un piccolo progetto funzionante, e nel limite del possibile verrà esaminato nel dettaglio gli aspetti hardware e software più interessanti (anche se molto spesso ci si limita all'utilizzo di moduli già pronti).

Tutti gli esperimenti verranno condotti su schede Arduino con microcontroller AVR anche se è praticamente tutto riadattabile anche ad altre piattaforme (PICMicro, ARM, per citare i più famosi).

prerequisiti:

  • conoscenza di un qualsiasi linguaggio di programmazione.
  • un minimo di praticità con i circuiti elettrici e qualche conoscenza di elettronica (per chi non possiede questo requisito venga al seminario "Elettronica per microcontroller in 1 ora")

altro: alla fine voglio proporre un paio di sfide per alcuni progetti che ho in mente da un po' di tempo, ma che non riesco mai a realizzare per mancanza di tempo e che vorrei provare a fare insieme a qualcuno durante la notte in totale autismo.

Chi ha materiale elettrico e vorrebbe utilizzarlo lo porti.

In alto i saldatori!

OpenCV faceblur

Friday 2, h23 : 1 ora

Oratore: jilt, ZioKernel

Presenteremo 3 slide basate sul codice di OpenCv per il riconoscimento e il tracciamento delle facce e parleremo del lavoro si Mike Sheldon su Gstreamer per implementare il faceblur; il tutto accompagnato dai test video che abbiamo fatto.

Avremo anche una macchina in remoto disponibile per fare nuovi test con l'ultima versione di gstfacedetect.

Riferimenti:

http://jilt.indivia.net/docu/svg/1.html

Video test:

http://jilt.indivia.net/docu/svg/video_test.svg (si vede con l'ultima di firefox ed e' generata da javascript quindi violentera' la vostra cpu)

Mettere il guinzaglio alla tigre - Osservatorio delle Tecnologie della Mente (OTM)

Friday 2, h16 : 2 ore

Oratore: Domenico Parisi

Qualche tempo fa un premio Nobel per l’economia, Paul Samuelson, paragonò il progresso tecnologico a una tigre. Più di recente un giornalista, Witold Rybezyinski, ha scritto un libro intitolato “Addomesticare la tigre”. La tigre non è certo l’animale più comodo da incontrare ma se addomesticare la tigre significa tagliarle le unghie, cioè togliere al progresso tecnologico la sua forza, diminuirla, non è questa la cosa da fare. Prima di tutto perché opporsi al progresso tecnologico semplicemente non si può: non ci si riuscirebbe. E poi perché non sarebbe giusto farlo perché la tecnologia è una delle imprese in cui la mente e le società degli esseri umani si esprimono con più creatività e intelligenza e poi la tecnologia aiuta gli esseri umani a risolvere molti problemi.

Oggi il progresso tecnologico è una tigre ancora più che ai tempi di Samuelson. Ma non è questo il problema. Il problema è che la tecnologia avanza senza essere guidata dagli esseri umani. Ha una vita propria, è fuori controllo. La tigre va dovunque voglia andare, senza chiedere il permesso agli esseri umani, e anzi li trascina con lei, e così agli esseri umani procura danni oltre che vantaggi, e certe volte più danni che vantaggi. In effetti oggi la tecnologia rappresenta un vero e proprio paradosso: è stata creata dagli esseri umani per avere più controllo sulla realtà ma sta creando una realtà che gli esseri umani non controllano. Perciò la tigre va messa la guinzaglio, in modo che vada, nella misura del possibile, dove vogliamo noi e non dove vuole lei.

Quello che abbiamo detto vale per tutte le tecnologie, da quelle che servono per procurarsi energia a quelle mediche, da quelle che servono per trasportare cose e persone a quelle che servono per produrre ogni sorta di prodotti. Ma qui parliamo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, cioè delle tecnologie che hanno un impatto più diretto sulla mente degli esseri umani e che per questo chiameremo “tecnologie della mente” (TM). Tutte le tecnologie hanno un impatto sulla mente e sulla società al di là degli scopi specifici per cui vengono sviluppate. Ad esempio, le tecnologie stanno cambiando la medicina e la chirurgia, e tutti sappiamo quanto la medicina e la chirurgia toccano da vicino la vita emotiva delle persone. Un altro esempio sono le tecnologie che cominciano a rendere possibile creare la vita, cioè strutture fisico-chimiche che si riproducono, e questo può cambiare il modo in cui gli esseri umani vedono sé stessi. In effetti un importante compito, trascurato, è quello di capire quali sono le conseguenze mentali e sociali di tutte le tecnologie, che spesso ne condizionano il funzionamento e ne determinano le conseguenze.

Tuttavia sono le TM quelle che creano l’ambiente dentro al quale vive la mente degli esseri umani, cioè l’ambiente dentro al quale la mente viene esposta a informazioni, si procura informazioni, comunica informazioni, si sviluppa, apprende, interagisce con altre menti. Le TM oggi sono diventate digitali e questo ha aumentato enormemente il loro impatto, tanto che si può dire che oggi le TM, cioè la televisione, il computer, i telefonini, Internet, i videogiochi, e così via, creano una vera e propria “nuova ecologia della mente”.

Noi proponiamo la creazione di un Osservatorio delle Tecnologie della Mente (OTM) che tenga sotto il microscopio gli sviluppi delle TM, che valuti con oggettività e precisione le conseguenze di questi sviluppi, e che dia indicazioni su dove le TM dovrebbero andare e dove non dovrebbero andare. Noi oggi siamo “organismi tecnologicamente modificati” (OTM) e l’OTM deve servire a studiare gli OTM.

Che cosa è l’OTM? Può essere molte cose diverse. L’OTM può essere una rete di persone che appartengono al mondo della ricerca, a quello della produzione, al mondo sociale e politico, a quello dei semplici utenti, a quelli che nelle TM ci vivono dentro, che spontaneamente si collegano tra loro per monitorare, discutere, valutare, e fare proposte per quanto riguarda le TM. Oppure l’OTM può essere una vera e propria struttura di ricerca, che vive su fondi pubblici o privati, e che può essere collegata o essere parte di una università, di un ente di ricerca, di una struttura pubblica, di una organizzazione nazionale o sovranazionale.

A quali domande l’OTM dovrebbe cercare di rispondere? Questo è un primo elenco.

• Come si possono classificare i diversi tipi di TM in un modo che sia utile per gli obbiettivi dell’OTM?

• Quali sono i dati quantitativi sulla diffusione delle diverse TM?

• Quale è il quadro economico entro cui operano le TM?

• Che cosa fa sì che le TM cambino così velocemente?

• In che cosa consiste questo cambiamento (creazione di nuove applicazioni, aggiunta di nuove funzioni, modificazione delle interfacce utente, ingresso in nuove aree di vita mentale e sociale, ecc.)?

• Come vanno viste le TM in un quadro comparativo con altre tecnologie, nei diversi paesi, in altre culture, in altri tempi storici?

• Quali sono le nuove possibilità che le TM offrono alla ricerca scientifica?

• Quali nuove possibilità le TM aprono in campo educativo, nel campo della divulgazione scientifica, in quello della conoscenza diffusa nella società, nell’uso dei beni culturali?

• Quali sono le conseguenze delle TM per la mente e per la società?

• Si comunica troppo perché non si capisca niente?

• Quali sono le conseguenze etiche, di sicurezza e legali dell’introduzione di robot nella società?

• Quali ricerche, pubblicazioni, ecc., già esistono su queste conseguenze?

• Che previsioni si possono fare per il futuro delle TM?

• Quali suggerimenti si possono dare per il futuro delle TM?

Queste sono alcune delle competenze necessarie all’interno dell’OTM:

- informatica e tecnologia - psicologia - economia - esperti di marketing - sociologia antropologia culturale, storia, studiosi di diritto

Un primo obbiettivo dell’OTM è produrre un libro bianco sulle TM che cominci a rispondere alle domande elencate più sopra.

Un esempio di nuova ecologia della mente è ascoltare/vedere un video di un’opera lirica. In passato le opere liriche venivano ascoltate/viste a teatro. A teatro i cantanti si vedono da lontano, si vede tutta la scena, e si sta insieme ad altre persone che ascoltano. Quando si ascolta/vede un’opera lirica in un video, i cantanti si vedono da vicino, come gli attori al cinema, la scena è selezionata da chi ha fatto il video, e si è soli o quasi. Questo cambia il modo di essere dell’opera lirica per noi. L’attenzione è concentrata su quello che si è scelto di farci vedere in quel momento e non è libera di scegliere che cosa vedere, le facce e le mosse dei cantanti prendono molto la nostra attenzione visiva, così che quella uditiva tende a passare in secondo piano, e non si ha la sensazione di ascolto “corale” con condivisione di reazioni con gli altri.

La specie umana “addomestica” sé stessa. La specie umana crea la sua ecologia. La specie umana è stata “addomesticata” da sé stessa quando gli esseri umani hanno cominciato a vivere in strutture costruite, cioè in case (domus). Oggi Internet e Web costituiscono una nuova ecologia mentale e sociale.

IPv6: Non sono solo piu' indirizzi

Friday 2, h22 : 1 ora

Oratore: ZioProto

A dieci anni dalla stesura dell'RFC di IPv6 questo protocollo inizia a far parlare di se. L'esaurimento di indirizzi disponibili in IPv4 è un problema sentito dalla comunità Internet, ed in molti vedono in IPv6 un'alternativa possibile. Ma non è solo il maggiore spazio di indirizzamento il motivo del cambiamento. In questo seminario sono illustrate le nuove funzionalità del protocollo rispetto alla precedente versione IPv4. La descrizione teorica sarà supportata da esempi pratici in ambiente GNU/Linux.

  1. Intro
  2. Tipi di indirizzi
  3. Connettività IP immediata sul link fisico
  4. No NAT, pubblico per tutti, IPSec
  5. Statefull & Stateless address assignment
  6. No checksum no Fragmentation: vantaggi
  7. Wireless Community Network su IPv6
  8. Problemi: privacy, mobilità.
  9. Soluzioni di retrocompatibilità con IPv4

Anopticon L'inversione del Panopticon

Saturday 3, h19 : 2 ore

Oratore: EPTO (A)

Presentazione del progetto Anopticon: Il Grande Fratello orwelliano ci osserva dalla torre posta al centro del Panopticon.

Il Partito ci spaventa con la sua propaganda sulla falsa sicurezza, il tutto per fare business e far crescere il "Grande Fratello" come un cancro nelle nostre città.

Mentre il Grande Fratello cerca di trasformare le nostre città in un Panopticon noi guardiamo in faccia il Grande Fratello stesso.

l'Anopticon è l'opposto del Panopticon, è un carcere, dove l'unico a essere sorvegliato è il Grande Fratello.

Gli argomenti trattati sono:

  • Sistemi di controllo
  • Cos'è il Grande Fratello
  • Paura
  • Videosorveglianza
  • Normativa
  • Schedatura delle telecamere
  • Ci guardano?
  • Sicurezza
  • Videosorveglianza intelligente (VSAM)
  • Argos e Hydra un problema per la privacy futura
  • Propaganda
  • Censura
  • Panopticon
  • Anopticon
  • Progetto Anopticon: Stato dell'arte
  • Le denunce di Anopticon

Grande Fratello, NOI ti stiamo guardando!


Sito ufficiale dle progetto:

http://tramaci.org/anopticon

http://tramaci.org

La pratica dell'autocostruzione

Saturday 3, h11 : 1 ora

Oratore: Rete per l'autocostruzione - Nicola

Autocostruzione di pannelli solari .. e non solo

Autocostruzione di pale eoliche

Saturday 3, h12 : 1 ora

Oratore: ISF Napoli - Francesco

Aerodinamica delle pale eoliche e costruzione di una pala da tubi di PVC

Hack th Growth - part 3

Saturday 3, h 9 : 1 ora

Oratore: Cucina Torre

  • Hack the bread !

Laboratorio pratico di preparazone del pane.

La sera alle ore 22 si procedera' alla cottura del pane preparato la mattina e lievitato durante il giorno.

LOREA: A distributed social network

Wednesday 3, h16 : 2 ore

Oratore:

Developing distributed social networks for activists thinking in security and privacy of the users. Every project has his own customized network, and all are interconnected each other. No more use of Facebook for activism; use your own tools and control your own data.