Schedule
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The schedule is still work in progress: a large part of hackmeeting contents are scheduled last-minute! We will stop updating this page on Thursday, 23:00. From that time, the only authoritative source will be the paper-made schedule in the LAN space.
Read the call for contents and propose yours in mailing list.
Contents in a language other than Italian are not only accepted, but appreciated!
Hackmeeting (still) hasn’t a proper translation system, but you can find a bunch of people to ask to do translations when you need it.
To see the map, click hereThursday, September 7, 2023
Friday, September 8, 2023
Saturday, September 9, 2023
Sunday, September 10, 2023
* | |
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Assemblea conclusiva | |
Pranzo | |
Smontaggio | |
Che_cosa_dobbiamo_fare.net
Evoluzione del traffico Internet carrier
chi: michele pietravalle durata: 30min + domande, per arrivare a 45minuti
Il mondo dei contenuti video sta andando sempre piu completamente verso l’online. Come questo influisce sull’infrastruttura che ci pemette di fruirne? Le slide sono di sei anni fa, erano corrette le previsioni che avevamo fatto? Come funziona ora? Parliamone assieme alla fine del talk!
Piccoli tesori nascosti
Il territorio dell’Aspromonte è caratterizzato da una grande diversità di habitat e da caratteristiche geo-ambientali che lo rendono unico nel panorama del Mediterraneo centrale, con aree scoscese, gole e anfratti quasi irraggiungibili, che nascono dal mare e arrivano fino a circa 2000 metri di altitudine.
Negli ultimi anni, le attività di ricerca sono state numerose e hanno portato alla luce nuove scoperte soprattutto in ambito entomologico, che confermano ancora una volta la ricchezza naturalistica di questa straordinaria montagna da considerare un importante hotspot di biodiversità a livello di specie, specie endemiche e diversità genetica intraspecifica.
chi: Elca e Franti
Lotte nel mondo
In Rojava (Siria nordest) è in atto una rivoluzione da più di 10 anni. Questo processo rivoluzionario vede partecipi numerosi popoli che si sono uniti per la propria auto-determinazione nella lotta prima contro l’Isis e lo Stato Siriano, negli ultimi anni contro gli attacchi dello Stato turco.
Il movimento rivoluzionario e l’ideologia del confederalismo democratico sono un modello per tanti popoli non solo in Medio-oriente ma in tutto il mondo.
chi: Enrico Eberle
Greko di Calabria
Incontro riguardo questa fantastica lingua in via d’estinzione e le pratiche di rivitalizzazione che attuiamo come comunità parlante
Breve excursus sulla storia del greko e sull’attivismo che è nato per la sua tutela (è riconosciuta come lingua minoritaria ai sensi della legge 482/99). Ma soprattutto porterò il mio umile punto di vista personale di parlante non nativa.
Parlerò della settimana greka (la scuola estiva) e delle varie attività pensate per continuare a trasmettere il greko soprattutto alle nuove generazioni.
chi: Giovanna Corigliano e Freedom
Riunione Madrinaggio
Riunione di coordinamento per chi vuole impegnarsi nel madrinaggio e in particolare nella questione registrazioni/slide/ecc.
Giornalismo, non propaganda. Per un “Fronte di liberazione dalla polemica del giorno”
In un momento storico in cui l’informazione è ostaggio del potere politico ed economico, sempre più asservita al vuoto della Propaganda, molti giornalisti continuano a vivere questo lavoro per quel che è: cane da guardia del potere. E non, viceversa, al servizio del potere. Senza cedere alla tentazione di voltare le spalle.
Ogni giorno l’agenda dell’informazione e, con essa, il dibattito pubblico vengono intasati con polemiche sterili, linguaggio d’odio, notizie preconfezionate (spesso sul nulla). Fake news, infodemia, disinformazione, misinformazione. Come farsi ascoltare in mezzo a tutto questo rumore?
chi: Tiziana Barillá
Laboratori
Elettro art attack
Trasformiamo i RAEE in piccoli talismani con la resina epossidica. L’immondizia elettronica per fare e disfare la troverai sul posto, ma se ne hai a casa portala! I feticci saranno pronti il giorno dopo. chi: Esckey e Margot
Elettronica
giocattoli presenti: saldatore a stagno, breadboard e componenti elettronici vari (resistenze, condensatori, diodi, transistor,…), un arduino, effetti audio su cui fare circuit bending (aka “vediamo cosa succede al suono se mi metto ad aggiungere collegamenti a caso in un circuito”), oscilloscopio. Un’altra cosa che mi piacerebbe provare a fare è costruire degli speaker usando magneti, filo elettrico e dei piattini di carta. chi: Skid
Motori endotermici alternati:
l’idea sarebbe smontarne assieme un motori alternato e analizzarlo componente per componente. Il talk è una infarinatura (pratica), non una lezione di ingegneria, ma renderà più comprensibile il funzionamento attraverso la visione pratica dei componenti. chi: Steamboy
Serigrafia
introduzione a tecniche e supporti di stampa: costruzione di una macchina da stampa per stoffa, costruzione di una camera oscura, realizzazione del lucido e incisione del telaio
Laboratorio creativo
Siamo tutti Rotella…o una rotella? Pensati ingranaggio! Ovvero come salvare l’ennesima copia donata al MIAI (Museo Interattivo di Archeologia Informatica) di BASIC, l’Enciclopedia dell’Informatica dei Mini e Personal Computer (Armando Curcio Editore, 1985, 7 su 14 volumi) dal suo tragico destino, il Crati! e…farla a pezzi! Per realizzare insieme décollages, assemblages, decoupage, ready made, un affresco per il MIAI :-) porta il doppione o triplone della rivista informatica che hai a casa, o qualche rifiuto elettronico, Topolino, Mani di Fata, Postalmarket, adesivi, il volantino del supermercato, il volantino del tuo centro sociale preferito, la vecchia copia dell’elenco telefonico, ciò che vuoi … . Siamo liet* di ritagliarli e/o farli a pezzi e costruire insieme un racconto corale dall’HackIT 0x1A manifesta le tue tecnopulsioni come magma che risale nell’Etna :-)
Laboratorio di cucito per la creazione di una borsa per il computer
Cucire non è difficile, e vi assicuro che si può imparare semplicemente provando. Venite allora a provare questo laboratorio! Cercheremo di costruire un po’ di borse per i computer, imbottitine, con stoffe carine, abbellimenti ridicoli e manici sfilaccianti. Consiglio spassionatamente di portarvi tutto il materiale che possedete: stoffe (se ce le avete un po’ grosse), anelli, lacci, spilli, aghi, stringhe, fili, righelli lunghi, gessetti, cerniere, strep, ma sopratutto qualche materiale per fare l’IMBOTTITURA (tipo questo, tipico per imballaggi o quello che vi viene in mente) e poi MACCHINA DA CUCIRE. Io cercherò di portare più materiale possibile ovviamente, ma non potrà bastare per tutti. Nel caso abbiate una macchina da cucire da portare, comunicatemelo alla mia mail addu@insicuri.net, grazie. Vi aspetto!!
-
chi: Addu
-
lingua: italiano, inglese, francese, spagnolo (un poco)
Il passato è il futuro - Radio ed HF
un laboratorio/capanna dei suchi su radioascolto di onde corte (e non solo). Sto portando qualche chiavetta sdr, un canna da pesca da 10 metri per fare un’antenna e altri amenicoli. Se possibile pensavo di piazzarmi in un angolino e lasciare una postazione di radioascolto/sperimentazione permanente. Ci si divertirà a ricevere cartine metereologiche in onde corte (ma con un pò di fortuna anche da satelliti noaa), pagine di quotidiani giapponesi, e un pò di telemetria da qualche satellite cubesat!
Che_cosa_dobbiamo_fare.net
Assemblea di autogestione
Assemblea di organizzazione pratica: cose da fare, turni, ecc.
plaid: un coso per sentire i podcast meglio
Formato: talk + smanettamento a seguire
Presento plaid [0], una webapp statica che supporta radiomanifest [1], quindi in grado di offrire funzionalità evolute per l’ascolto di radio.
C’è anche una demo su [2], che come vedete funzionicchia, ma ha ancora da migliorare.
Tra le idee possibili c’è quella di migliorare l’interfaccia grafica rendendola più usabile, oppure di renderla una PWA (quindi installabile su smartphone come anche su Chromium), o di implementare alcune funzionalità, tipo il seek degli audio… insomma cose che riguardano tecnologie browser.
Ma se vi sentite più portate per altre cose, ce n’è per tutti i gusti:
- migliorare la documentazione
- implementare il supporto per radiomanifest per la vostra radio preferita
chi: Boyska
[0] https://git.lattuga.net/boyska/plaid
[1] https://radiomanifest.degenerazione.xyz/v0.2/
[2] https://boyska.degenerazione.xyz/plaid/
Salute mentale: tecniche di sopravvivenza e nuove prospettive
Questo talk vuole essere una carrellata di informazioni, linee guida, tecniche, esperienze e riferimenti sul tema della salute mentale, sulle difficoltà che si incontrano sia nella sfera personale/sociale sia nel rapporto con l’apparato medico e le istituzioni, e come cercare di superarle al meglio; la sintesi delle esperienze di un’intera community a cui appartengo.
Il talk si rivolge sia a chi ha problematiche, sia a chi desidera capire meglio come supportare il prossimo e contribuire a
rendere le nostre comunità posti migliori.
Si andrà in alcuni aspetti un po’ sul tecnico (soprattutto la parte di psichiatria e farmacologia), ed alcune delle tematiche toccate potrebbero risultare pesanti o indigeste (trigger warning: TSO, suicidio, violenza fisica e psicologica).
Durante il talk mi riferirò inoltre ai risultati di questo sondaggio (anonimo, sicuro e rispettoso della privacy di ognuno), che servirà a tastare il polso della community e a far emergere voci silenti di chi ha determinate esperienze, senza che debba esporsi in prima persona se non vuole.
Spero di avere tempo per includere anche uno spazio di dibattito o di approfondimento se richiesto dai partecipanti, ma dipenderà dal tempo.
Grazie e a presto!
chi: ywah
Laboratori
Elettro art attack
Trasformiamo i RAEE in piccoli talismani con la resina epossidica. L’immondizia elettronica per fare e disfare la troverai sul posto, ma se ne hai a casa portala! I feticci saranno pronti il giorno dopo. chi: Esckey e Margot
Elettronica
giocattoli presenti: saldatore a stagno, breadboard e componenti elettronici vari (resistenze, condensatori, diodi, transistor,…), un arduino, effetti audio su cui fare circuit bending (aka “vediamo cosa succede al suono se mi metto ad aggiungere collegamenti a caso in un circuito”), oscilloscopio. Un’altra cosa che mi piacerebbe provare a fare è costruire degli speaker usando magneti, filo elettrico e dei piattini di carta. chi: Skid
Motori endotermici alternati:
l’idea sarebbe smontarne assieme un motori alternato e analizzarlo componente per componente. Il talk è una infarinatura (pratica), non una lezione di ingegneria, ma renderà più comprensibile il funzionamento attraverso la visione pratica dei componenti. chi: Steamboy
Serigrafia
introduzione a tecniche e supporti di stampa: costruzione di una macchina da stampa per stoffa, costruzione di una camera oscura, realizzazione del lucido e incisione del telaio
Laboratorio creativo
Siamo tutti Rotella…o una rotella? Pensati ingranaggio! Ovvero come salvare l’ennesima copia donata al MIAI (Museo Interattivo di Archeologia Informatica) di BASIC, l’Enciclopedia dell’Informatica dei Mini e Personal Computer (Armando Curcio Editore, 1985, 7 su 14 volumi) dal suo tragico destino, il Crati! e…farla a pezzi! Per realizzare insieme décollages, assemblages, decoupage, ready made, un affresco per il MIAI :-) porta il doppione o triplone della rivista informatica che hai a casa, o qualche rifiuto elettronico, Topolino, Mani di Fata, Postalmarket, adesivi, il volantino del supermercato, il volantino del tuo centro sociale preferito, la vecchia copia dell’elenco telefonico, ciò che vuoi … . Siamo liet* di ritagliarli e/o farli a pezzi e costruire insieme un racconto corale dall’HackIT 0x1A manifesta le tue tecnopulsioni come magma che risale nell’Etna :-)
Laboratorio di cucito per la creazione di una borsa per il computer
Cucire non è difficile, e vi assicuro che si può imparare semplicemente provando. Venite allora a provare questo laboratorio! Cercheremo di costruire un po’ di borse per i computer, imbottitine, con stoffe carine, abbellimenti ridicoli e manici sfilaccianti. Consiglio spassionatamente di portarvi tutto il materiale che possedete: stoffe (se ce le avete un po’ grosse), anelli, lacci, spilli, aghi, stringhe, fili, righelli lunghi, gessetti, cerniere, strep, ma sopratutto qualche materiale per fare l’IMBOTTITURA (tipo questo, tipico per imballaggi o quello che vi viene in mente) e poi MACCHINA DA CUCIRE. Io cercherò di portare più materiale possibile ovviamente, ma non potrà bastare per tutti. Nel caso abbiate una macchina da cucire da portare, comunicatemelo alla mia mail addu@insicuri.net, grazie. Vi aspetto!!
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chi: Addu
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lingua: italiano, inglese, francese, spagnolo (un poco)
Il passato è il futuro - Radio ed HF
un laboratorio/capanna dei suchi su radioascolto di onde corte (e non solo). Sto portando qualche chiavetta sdr, un canna da pesca da 10 metri per fare un’antenna e altri amenicoli. Se possibile pensavo di piazzarmi in un angolino e lasciare una postazione di radioascolto/sperimentazione permanente. Ci si divertirà a ricevere cartine metereologiche in onde corte (ma con un pò di fortuna anche da satelliti noaa), pagine di quotidiani giapponesi, e un pò di telemetria da qualche satellite cubesat!
ATTENZIONE!!! Grazie della vostra attenzione. Quando, come e perché delle tecnologie fatte per hackerare noi
Non hai sentito?? Sei sotto attacco hacker! No, non si tratta di hacker russi che battono tasti a ritmi frenetici di fronte ad un terminale, col viso oscurato dal cappuccio nero. Si tratta del tuo smartphone e computer, attraverso i quali una ricca industria formata da designer, ingegneri e psicologi ambisce a manipolare i complessi meccanismi neurali dei nostri organismi e dirottarli dagli scopi preposti dall’evoluzione verso quelli desiderati dal capitalismo. Questa talk ambisce a parlare esattamente di questo: aprire il vaso di Pandora delle cosiddette tecnologie “persuasive” (che premurose!) e di come la Silicon Valley abbia fatto del neurohacking un’arma imprescindibile del suo arsenale.
Saltellando tra teorico e pratico, tra informatica, neurologia ed economia politica, parleremo anche, ma non solo, di:
- Perché la nostra attenzione e i nostri dati oggi hanno tutto questo valore
- Come pensare il “business model” di aziende come Facebook e Google per capirne il funzionamento
- Com’è fatto il nostro cervello e come opera in rapporto al nostro corpo
- Cos’è una tecnologia persuasiva e i numerosi modi in cui hackerano il nostro organismo
- In che modo queste tecnologie influenzano le nostre interazioni in rete e anche fuori
- Come sono innestate nel design delle più popolari applicazioni, con abbondanti esempi
- Quali strumenti vi sono a disposizione per difenderci ed evitarle
Il tutto condito con un sacco di buzzwords fighissime, adeguate all’accattivante estetica da distopia cyberpunk così alla moda oggi, come: sinaptogenesi, data analysis, biofeedback, piattaforme, machine learning, neurotrasmettitori, attention economy, supply-oriented etc. etc. etc.
chi: Ellis
C'e stato un altro mondo
Riflessioni sui rapporti tra la popolazione rurale calabrese del passato e il suo ambiente di insediamento.
Pasolini nei tumultuosi anni del boom economico piangeva sulle degenerazione “dell’illimitato - e transnazionale- universo contadino”, segnalando alla coscienza collettiva i nessi tra il cataclisma antropologico in corso e la piena affermazione del nuovo ordine consumistico. E in effetti c’era una resistenza culturale da piegare per trasformare donne e uomini delle campagne in esercito industriale di riserva e, nello stesso tempo, in massa amorfa sradicata e desiderosa di merci.
Per ragionare insieme su questo cruciale aspetto della nostre recenti vicende prenderemo le mosse da “Intrecci sonori”, pubblicazione uscita due anni fa e da considerare come una reazione viscerale all’inquinamento acustico, rilevante manifestazione della furiosa e dilagante distruzione del mondo naturale chiamata di volta in volta crescita, progresso o sviluppo, mentre potrebbe definirsi meglio necrofilia, inclinazione nevrotica della fase storica attuale che ci ha privato dell’istinto di sopravvivenza, tanto utile agli umani dei tempi andati.
L’intensa percezione uditiva del paesaggio di una società di cultura orale dipendente dalle risorse locali rinnovabili e, dunque, dagli equilibri della biosfera, diventa, nell’evocazione, bandiera di una volontà di resistenza all’alienazione, chiama a raccolta i partigiani della bellezza schiacciati dall’orrore.
chi: Santagati
Laboratorio - Oltre il capitalismo nella società dell’informazione?
Che sia un acquisto su Amazon, un video su Youtube oppure un messaggio su Twitter, le grandi piattaforme regolano la nostra società, anche in maniere che l’utente finale non riesce sempre a vedere e ad identificare. Questi colossi si rafforzano con l’utilizzo e con i dati che raccolgono. Più dati processano, più forti diventano a farlo. Gli spazi pubblici stanno ormai venendo espropriati anche online, ma sembra quasi che alternative non esistano davvero, costringendo hacklab, maker spaces e cooperative tech in una nicchia.
Quindi la vera domanda è una: deve per forza andare così? Come possiamo andare oltre?
Per questo workshop propongo un’indagine collettiva per provare a rispondere a varie domande come ad esempio le seguenti:
- Come possiamo assicurarci che i nostri futuri digitali possano nuovamente mettere al centro il bene comune, e non il profitto?
- Contro i big tech, esiste un “small tech”? Sono i servizi autogestiti che tanti di noi qua usano? Sono le cooperative di piattaforma? È possibile usare strutture del mercato per muoverci oltre il capitalismo o questa condizione è inerentemente destinata a fallire? Quali sono allora gli schemi in cui la cooperazione è incentivata?
- A livello tecnico quali infrastrutture alternative possiamo immaginare? Servono nuovi standard? Possiamo andare oltre la centralizzazione del cloud e ottenere le stesse efficienze energetiche?
- Quali sono i soggetti rivoluzionari che inizieranno la transizione e quali sono i loro bisogni? Quali alleanze fra temi e movimenti politici possiamo creare? Femminismo e giustizia climatica? Spingere per sindacalizzare maggiormente queste grandi organizzazioni? Locale o globale?
Il laboratorio sarà così strutturato:
- 30 mins - Pippone introduttivo ed introduzione alla struttura del workshop
- 20 mins - Zuppa di idee per coinvolgere tutte le persone contemporaneamente nella generazione di domande/idee/suggerimenti
- 40 mins - Approcci concreti ed esperienze condivise per far emergere pratiche di resistenza
- 20 mins – Bit di soluzione per focalizzarci su cosa ciascuna comunità può fare con le risorse che ha
- 10 mins – Chiusura per condividere cose imparate e ricevere feedback sul workshop
chi: peppe
https://media.ccc.de/v/bitsundbaeume-22416—b-b-panel-towards-post-capitalism-in-the-information-age-en-
https://media.ccc.de/v/bitsundbaeume-20164-digital-rights-climate-justice-mapping-existing-connections-opportunities-for-the-future-en-
http://libgen.rs/book/index.php?md5=ADD35ECDC698B1714C57A8591DF2C1E2
https://supermarkt-berlin.net/en/project/
Linux base + Tails
Presentazione di Linux, del significato in concreto di espressioni quali “software libero”, “open source”, “distribuzioni” e delle ragioni per le quali installare (o non installare) Linux sul proprio computer personale.
Al termine della presentazione proveremo ad usare una distribuzione (Tails) sui computer delle partecipanti interessat: per questa parte è necessario che le interessat si portino con sé il computer e una chiavetta USB da usare per il sistema operativo.
Linux: https://www.linux.com
Software libero: https://www.fsf.org
Tails: https://tails.net
Archiviami
Ma la nuvoletta carina dove lascio i miei dati è davvero così affidabile?
La favola dell’immaterialità (e dell’immortalità) del digitale ci sta convincendo a spostare i nostri archivi sull’Internet, cedendo proprietà e controllo delle nostre memorie.
Come e perché questo potrebbe non essere una buona idea. Come e perché imparare a conservarsi i propri album di ricordi.
Esempi clamorosi e strategie pratiche.
chi: Pinke, altrə
Ciliegie scelte. Libri su informatica nell'economia e nella societa
I servizi informatici possono avere impatti economici e sociali infausti, esacerbando differenze, contrasti, e sfruttamento.
Ci sono libri che danno fatti, problematiche, e spunti di soluzione. Possono anche aiutare a riordinare i pensieri e poterne discutere.
Presenterei alcuni di questi libri.
chi: dez
Machines in flames [proiezione]
Documentario sulla storia di CLODO. 50minuti, verrà proiettato in loop
https://machinesinflames.com/ https://iteroni.com/watch?v=qGVMu5OPu7E
Two film makers find a secret history of destruction by following the footsteps of a clandestine group of 1980s French computer workers.
In 1980s Toulouse, an elusive group began bombing computer companies. ‘CLODO’ disappeared after three years, without ever being caught or ever to be heard of again. Two film makers launch an investigation into CLODO, looking for answers, motivations and identities, but are soon frustrated by a collective that struck in the dead of night, leaving in their tracks only ashes and the sporadic line of cryptic graffiti. The film combines archival traces, a viral desktop choreography, and late-night video recordings of CLODO’s targets into a meditation on computation, destruction, and the lure of archives.
http://www.processedworld.com/Issues/issue10/i10clodo.htm https://not.neroeditions.com/morte-alla-macchina/ https://archive.org/details/memory-loss-clodo-zine/mode/2up https://en.wikipedia.org/wiki/CLODO
Assemblea lista Hackmeeting
Vorremmo che tutte le persone della lista Hackmeeting (o almeno, il più possibile) si esprimessero sul presente ed il futuro della lista stessa, per compiere una decisione il più possibile consensuale.
Proprio per questo si è pensato di tenere questo confronto durante hackmeeting, in un suo momento dedicato, in modo da esserci in tant* e senza creare sovrapposizione con i talk (e nemmeno con la plenaria di domenica).
Tutto ciò anche per riuscire ad avere una discussione in cui la lista sia in primo piano e non a contorno di altri punti e perchè non sia solo una discussione, ma anche un momento decisionale.
Laboratori
Elettro art attack
Trasformiamo i RAEE in piccoli talismani con la resina epossidica. L’immondizia elettronica per fare e disfare la troverai sul posto, ma se ne hai a casa portala! I feticci saranno pronti il giorno dopo. chi: Esckey e Margot
Elettronica
giocattoli presenti: saldatore a stagno, breadboard e componenti elettronici vari (resistenze, condensatori, diodi, transistor,…), un arduino, effetti audio su cui fare circuit bending (aka “vediamo cosa succede al suono se mi metto ad aggiungere collegamenti a caso in un circuito”), oscilloscopio. Un’altra cosa che mi piacerebbe provare a fare è costruire degli speaker usando magneti, filo elettrico e dei piattini di carta. chi: Skid
Motori endotermici alternati:
l’idea sarebbe smontarne assieme un motori alternato e analizzarlo componente per componente. Il talk è una infarinatura (pratica), non una lezione di ingegneria, ma renderà più comprensibile il funzionamento attraverso la visione pratica dei componenti. chi: Steamboy
Serigrafia
introduzione a tecniche e supporti di stampa: costruzione di una macchina da stampa per stoffa, costruzione di una camera oscura, realizzazione del lucido e incisione del telaio
Laboratorio creativo
Siamo tutti Rotella…o una rotella? Pensati ingranaggio! Ovvero come salvare l’ennesima copia donata al MIAI (Museo Interattivo di Archeologia Informatica) di BASIC, l’Enciclopedia dell’Informatica dei Mini e Personal Computer (Armando Curcio Editore, 1985, 7 su 14 volumi) dal suo tragico destino, il Crati! e…farla a pezzi! Per realizzare insieme décollages, assemblages, decoupage, ready made, un affresco per il MIAI :-) porta il doppione o triplone della rivista informatica che hai a casa, o qualche rifiuto elettronico, Topolino, Mani di Fata, Postalmarket, adesivi, il volantino del supermercato, il volantino del tuo centro sociale preferito, la vecchia copia dell’elenco telefonico, ciò che vuoi … . Siamo liet* di ritagliarli e/o farli a pezzi e costruire insieme un racconto corale dall’HackIT 0x1A manifesta le tue tecnopulsioni come magma che risale nell’Etna :-)
Laboratorio di cucito per la creazione di una borsa per il computer
Cucire non è difficile, e vi assicuro che si può imparare semplicemente provando. Venite allora a provare questo laboratorio! Cercheremo di costruire un po’ di borse per i computer, imbottitine, con stoffe carine, abbellimenti ridicoli e manici sfilaccianti. Consiglio spassionatamente di portarvi tutto il materiale che possedete: stoffe (se ce le avete un po’ grosse), anelli, lacci, spilli, aghi, stringhe, fili, righelli lunghi, gessetti, cerniere, strep, ma sopratutto qualche materiale per fare l’IMBOTTITURA (tipo questo, tipico per imballaggi o quello che vi viene in mente) e poi MACCHINA DA CUCIRE. Io cercherò di portare più materiale possibile ovviamente, ma non potrà bastare per tutti. Nel caso abbiate una macchina da cucire da portare, comunicatemelo alla mia mail addu@insicuri.net, grazie. Vi aspetto!!
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chi: Addu
-
lingua: italiano, inglese, francese, spagnolo (un poco)
Il passato è il futuro - Radio ed HF
un laboratorio/capanna dei suchi su radioascolto di onde corte (e non solo). Sto portando qualche chiavetta sdr, un canna da pesca da 10 metri per fare un’antenna e altri amenicoli. Se possibile pensavo di piazzarmi in un angolino e lasciare una postazione di radioascolto/sperimentazione permanente. Ci si divertirà a ricevere cartine metereologiche in onde corte (ma con un pò di fortuna anche da satelliti noaa), pagine di quotidiani giapponesi, e un pò di telemetria da qualche satellite cubesat!
Laboratorio di autodifesa digitale
Non volevi venire all’hackmeeting perchè non ne capisci niente?
Fantastico! Questo è proprio il workshop per te!
Parliamo di autodifesa digitale per tutti i gusti:
- per chi rimpiange i tempi del nokia
- per chi non inizia a mangiare se prima non ha instagrammato pipi e patati
- per chi non ha ancora capito la differenza tra NFT, DDR, TLA, CCCP e TFR.
Vieni a scoprire chi ti spia sull’internet, come impedirglielo, e
perchè i server autogestiti sono fichissimi.
Potrai chiederci tutto quello che hai sempre voluto sapere, ma non hai mai osato chiedere sull’anonimato online, anonimamente.
chi: Hacklabbo & friends
La guerra in Ucraina e il ruolo dell'Italia
Il coinvolgimento dell’Italia nel sanguinoso conflitto in Ucraina è cresciuto progressivamente. Congiuntamente all’invio di armi pesanti alle forze armate di Kiev, il Parlamento ha autorizzato le missioni dei reparti pronto intervento in ambito NATO in numerosi paesi dell’est Europa, mentre numerose basi militari in territorio italiano sono state utilizzate per addestrare il personale ucraino e per operazioni di intelligence e a sostegno alla controffensiva anti-russa nel Mar Nero.
Il conflitto ha pure accelerato il processo di riarmo e militarizzazione del nostro paese con la conseguente escalation delle spese militari per l’acquisto di sistemi d’arma sempre più sofisticati, l’espansione delle maggiori infrastrutture USA-NATO (in particolare in Sicilia con la base di Sigonella), l’avvio di nuovi progetti ad alto impatto socio-ambientale (la nuova base per i reparti paracadutisti dei Carabinieri a Pisa Coltano), la sempre più asfissiante penetrazione del complesso militare-industriale nell’economia e nel settore della ricerca e accademico-scolastico.
Anche la riproposizione del progetto di realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina è stata giustificata dal governo italiano con presunte finalità di “mobilità”dei reparti e dei mezzi di guerra “tra le basi NATO ospitate in Sud Italia e in Sicilia”.
Ciononostante cresce nella società italiana la mobilitazione contro la guerra e i suoi impatti nella società e nel vissuto di ogni cittadino.
https://archive.org/details/guerra-in-ucraina-antonio-mazzeo
chi: Antonio Mazzeo
Dibattito su tecnologia e movimenti ecologisti
Formato: cerchio di sedie
Negli ultimi anni la tecnologia è stata messa a torto o a ragione al centro dei passaggi politici più importanti di questi decenni. Come soggetti che compongono la comunità di hackit, siamo stati più volte interrogati e tirati in ballo all’interno di dibattiti complessi su cui abbiamo molte idee diverse.
Con questo momento vogliamo provare a mettere in ordine i nostri punti di vista sull’incontro e lo scontro tra tecnologia e movimenti ambientalisti. Riteniamo fondamentale oggi non tanto trovare una sintesi tra le nostre idee, ma darci un momento di discussione per poterci confrontare.
Gli spunti iniziali toccheranno alcuni degli snodi che riteniamo centrali: la narrativa del soluzionismo tecnologico, i limiti del rifiuto della tecnologia, complottismo, la filiera dei chip, greenwashing e le grandi piattaforme.
chi: la redazione di StakkaStakka
Laboratori
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Elettronica
giocattoli presenti: saldatore a stagno, breadboard e componenti elettronici vari (resistenze, condensatori, diodi, transistor,…), un arduino, effetti audio su cui fare circuit bending (aka “vediamo cosa succede al suono se mi metto ad aggiungere collegamenti a caso in un circuito”), oscilloscopio. Un’altra cosa che mi piacerebbe provare a fare è costruire degli speaker usando magneti, filo elettrico e dei piattini di carta. chi: Skid
Motori endotermici alternati:
l’idea sarebbe smontarne assieme un motori alternato e analizzarlo componente per componente. Il talk è una infarinatura (pratica), non una lezione di ingegneria, ma renderà più comprensibile il funzionamento attraverso la visione pratica dei componenti. chi: Steamboy
Serigrafia
introduzione a tecniche e supporti di stampa: costruzione di una macchina da stampa per stoffa, costruzione di una camera oscura, realizzazione del lucido e incisione del telaio
Laboratorio creativo
Siamo tutti Rotella…o una rotella? Pensati ingranaggio! Ovvero come salvare l’ennesima copia donata al MIAI (Museo Interattivo di Archeologia Informatica) di BASIC, l’Enciclopedia dell’Informatica dei Mini e Personal Computer (Armando Curcio Editore, 1985, 7 su 14 volumi) dal suo tragico destino, il Crati! e…farla a pezzi! Per realizzare insieme décollages, assemblages, decoupage, ready made, un affresco per il MIAI :-) porta il doppione o triplone della rivista informatica che hai a casa, o qualche rifiuto elettronico, Topolino, Mani di Fata, Postalmarket, adesivi, il volantino del supermercato, il volantino del tuo centro sociale preferito, la vecchia copia dell’elenco telefonico, ciò che vuoi … . Siamo liet* di ritagliarli e/o farli a pezzi e costruire insieme un racconto corale dall’HackIT 0x1A manifesta le tue tecnopulsioni come magma che risale nell’Etna :-)
Laboratorio di cucito per la creazione di una borsa per il computer
Cucire non è difficile, e vi assicuro che si può imparare semplicemente provando. Venite allora a provare questo laboratorio! Cercheremo di costruire un po’ di borse per i computer, imbottitine, con stoffe carine, abbellimenti ridicoli e manici sfilaccianti. Consiglio spassionatamente di portarvi tutto il materiale che possedete: stoffe (se ce le avete un po’ grosse), anelli, lacci, spilli, aghi, stringhe, fili, righelli lunghi, gessetti, cerniere, strep, ma sopratutto qualche materiale per fare l’IMBOTTITURA (tipo questo, tipico per imballaggi o quello che vi viene in mente) e poi MACCHINA DA CUCIRE. Io cercherò di portare più materiale possibile ovviamente, ma non potrà bastare per tutti. Nel caso abbiate una macchina da cucire da portare, comunicatemelo alla mia mail addu@insicuri.net, grazie. Vi aspetto!!
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chi: Addu
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lingua: italiano, inglese, francese, spagnolo (un poco)
Il passato è il futuro - Radio ed HF
un laboratorio/capanna dei suchi su radioascolto di onde corte (e non solo). Sto portando qualche chiavetta sdr, un canna da pesca da 10 metri per fare un’antenna e altri amenicoli. Se possibile pensavo di piazzarmi in un angolino e lasciare una postazione di radioascolto/sperimentazione permanente. Ci si divertirà a ricevere cartine metereologiche in onde corte (ma con un pò di fortuna anche da satelliti noaa), pagine di quotidiani giapponesi, e un pò di telemetria da qualche satellite cubesat!
WiFi HID Injector
Il laboratorio di WiFi HID Injector mostra strategie di sicurezza informatica, consentendo agli esperti di comprendere meglio le potenziali minacce e sviluppare contromisure adeguate per proteggere le reti ed i dispositivi dalle violazioni della sicurezza.
In questo laboratorio vedremo:
- gli Injector usb nella storia
- cos’è e come funziona WiFi HID Injector
- come e dove si camuffa
- come si convertono i payload da duckino per farli funzionare in WiFi HID Injector
- come si configura WiFi HID Injector
- smulazione di attacchi con WiFi HID Injector
Usare telefoni in sicurezza per attivismi e agitazioni
Alcuni dei più importanti strumenti a nostra disposizione sono i nostri telefoni sempre connessi ad internet. Ma questa costante connessione ha un prezzo, e lo paghiamo con il costo della crescente sorveglianza degli Stati e delle aziende private di sorveglianza.
Le persone attive in quelli che vengono chiamati movimenti libertari sono a conoscenza dei vari livelli di sorveglianza e collettivamente hanno sviluppato un modello di sicurezza operazionale (OpSec), ovvero un insieme di pratiche e cultura alla sicurezza per contrastare i tentativi di chi vuole ostacolare un’ organizzazione.
Azioni basate sulla disinformazione possono portare ad arresti immediati o creare l’impressione di un avversario che vede tutto, soffocanto così l’azione.
Non esiste una cosa come la sicurezza perfetta, ma ha senso se discussa in termini di “miglior sicurezza sotto certe condizioni con problemi e minacce particolari”.
Questo talk vuole metterti a conoscenza delle possibilità e dei rischi così che tu prenda la decisione migliore in ogni situazione.
chi: Samba
L'algoritmo della libertà per Julian Assange
Julian Assange e Wikileaks hanno rivoluzionato il modo di fare giornalismo. L’universo hacker ha contaminato e ridisegnato le frontiere della informazione e della sicurezza.
Come nel caso di Aaron Swartz, il governo americano degli Stati Uniti ha preso di mira e sta attentando alla vita di Julian Assange, su cui pende il rischio di estradizione e 175 anni di carcere.
È a rischio la democrazia, la libertà di stampa e d’informazione, ovunque nel mondo.
[Introduce Angelita Russo attivista per Assange e prosegue Patrick Boylan ricercatore e autore del libro ‘Free Assange”]
Introduzione alla Jineoloji: critica alla scienza del dominio
La scienza delle donne - in curdo jineoloji, da jin – donna e logos – parola, discorso, ragione, scienza - pone l’attenzione e riconosce la centralità della riproduzione della conoscenza e della tecnologia nelle dinamiche di dominio, al maschile, sulla vita.
Jineoloji, frutto dell’esperienza rivoluzionaria del Movimento delle donne curde è ormai prospettiva di trasformazione sociale radicale non solo nelle 4 parti del Kurdistan, ma anche in Europa e America Latina.
Il ribaltamento proposto e praticato nella scienza delle donne va fino in fondo per trasformare i rapporti dicotomici soggetto-oggetto, natura-cultura, tipici del mondo capitalista. Il binario morto, in cui il tecnocapitalismo struttura il mondo, trova resistenze e possibilità di essere messo sotto assedio e infranto nell’apertura alla molteplicità di percorsi di conoscenze ed esperienze, più che ‘multidisciplinari capaci ancora di più di rompere gli argini mortiferi, tra campi di saperi ‘disciplinanti’ l’umano, in cui il potere del dominio maschile rinchiude la vita.
Il nostro intervento si propone come opportunità per mettere in condivisione riflessioni e tensioni a partire da queste prospettive, ricercando insieme connessioni radicali, nuove possibili origini e percorsi.
chi: le compagne* calabresi di Jineoloji
Hosting etico di alternative ai giganti del web/GAFAM e software libero in Europa
[versione in ITALIANO]
Presentazione di
1/ Assodev-Marsnet
tecnologia digitale libera ed etica per associazioni e collettivi in Francia (Marsiglia)
MARSNET è un hoster etico e militante, creato nel 2004 da attivisti del software libero e membro fondatore, insieme a Framasoft ed altri, del collettivo di hosting etico CHATONS.
ASSODEV è l’associazione che gestisce Marsnet, supportando associazioni e gruppi di attivisti nella loro transizione al software libero. Offriamo laboratori, supporto, formazione e servizi internet alternativi al GAFAM in modalità 100% Libero.
2/ CHATONS
un collettivo di host web etici (Alternativi, Trasparenti, Aperti, Neutrali e Uniti)
Raggruppa 100 organizzazioni o gruppi francofoni che offrono servizi online libero, etici e decentralizzati per consentire agli utenti di trovare rapidamente alternative alla GAFAM. Spiegheremo:
- i servizi che offriamo (cloud, posta, liste, video e tutti i tipi di servizi e strumenti collaborativi alternativi a GAFAM)
- i nostri obiettivi e le nostre finalità
- il nostro statuto e la nostra etica
- come lavoriamo
- come siamo arrivati a creare un gruppo numeroso e dinamico nel 2016
3/ Libre hoster
un collettivo in lingua inglese di hosting liberi ed etici
4/ Open Minds + Mobilità europea
digitale libero ed open source in Europa
Open Minds - soluzioni digitali libere ed open source per il settore socio-culturale e le organizzazioni non profit (piattaforma di risorse aperte + formazione) è un progetto finanziato da ERASMUS e gestito da quattro organizzazioni in Francia, Belgio, Spagna e Romania, tra cui CHATONS ASSODEV-MARSNET
Mobilità europea - finanziamento di viaggi e conferenze / hackmeeting, o d’incontri fra colleghi europei con mobilità ed educazione per gli adulti ERASMUS - condivisione d’esperienze con Assodev-Marsnet
chi: Chatons Marsnet da Marsiglia, Francia
(flo, rv, francou, remy, frantz)
lingua: inglese
[ENGLISH version]
Title: Ethical hosting and free software in Europe
Presentation of
1/ Assodev-Marsnet
free and ethical digital services for associations and collectives in France (Marseille), Ethical, associative and militant web hoster based in Marseille, created in 2004.
MARSNET is an ethical and militant hoster, created in 2004 by free software activists, and a founding member, along with Framasoft and others, of the CHATONS ethical hosting collective.
ASSODEV is the association that manages Marsnet, supporting associations and activist groups in their transition to Free / Libre software. We offer workshops, coaching, training and alternative Internet services to GAFAM in 100% Free/Libre.
2/ CHATONS
collective of ethical web hosts (Alternative, Transparent, Open, Neutral and United)
Groups together 100 French-speaking structures or collectives offering free, ethical and decentralized online services to enable users to quickly find alternatives to GAFAM. We’ll explain:
- what services we offer (cloud, mail, lists, visio, and all kinds of alternative services and collaborative tools to GAFAM)
- our goals and purpose
- our charter and ethics
- how we work
- how we came to create a large and dynamic collective in 2016
3/ Libre hoster
English-speaking collective of free / Libre ethical hosts hoster
4/ Open Minds + European mobility
Free/Libre/Open source digital in Europe
Open Minds
Free/Libre/Open source digital solutions for the socio-cultural sector and non-profit organizations (open resources platform + training). Open Minds is a project to promote free digital technology in Europe, supported by 4 organizations in France, Belgium, Spain and Romania, including CHATONS ASSODEV-MARSNET, and funded by ERASMUS
European mobility
funding of trips to conferences / hackmeetings, or meetings of European colleagues with ERASMUS mobility adult education - sharing of Assodev-Marsnet experience
who: Chatons Marsnet from Marseilles, France
(flo, rv, francou, remy, frantz)
language: English
Ra-Dio 30 anni dopo
Presentazione della (ri)pubblicazione di un antico e singolare oggetto letterario digitale: “Ra-Dio”.
Ra-Dio è stato il primo ipertesto narrativo italiano. Realizzato da Lorenzo Miglioli – già autore di testi sperimentali per diversi media, dalla televisione al cinema, al teatro – Ra-Dio fu pubblicato nel maggio 1993 all’interno della collana Elettrolibri, una coedizione tra le case editrici Castelvecchi (Roma) e Synergon (Bologna), con il contributo tecnico del gruppo milanese Human Systems.
A testimonianza del periodo storico di transizione, Ra-Dio venne presentato in due versioni: cartacea, sotto forma di un libretto dalla copertina verde, e digitale, sotto forma di floppy disk da 1.44 Mb (per la precisione, i floppy – forniti in allegato alla pubblicazione cartacea – erano due: uno compatibile con DOS ed uno compatibile con Mac).
Il libretto, di 90 pagine, conteneva degli estratti di Ra-Dio e di Bit Generation, un altro breve racconto realizzato da Miglioli, ed un’intervista a Michael Joyce, autore del primo romanzo elettronico ipertestuale mai pubblicato, afternoon, a story (1987), nonché co-ideatore di Storyspace, la piattaforma di scrittura e lettura ipertestuale con la quale vennero realizzati sia Ra-Dio che lo stesso afternoon.
I floppy disk contenevano, ciascuno, la prima traduzione italiana del romanzo di Joyce (curata da Alearda Pandolfi, Filippo Soresi e Walter Vannini) e Ra-Dio, naturalmente, in una versione ampiamente rimaneggiata rispetto a quella cartacea, sia perché sfruttava le potenzialità del medium elettronico, sia perché interagiva con altri testi (Bit Generation e altri brevi racconti scritti in coproduzione con Stefano Raspini e Giuseppe Caliceti, membri fondatori, insieme a Miglioli, del gruppo di ricerca letteraria I.E.N. Ipermarket Emilia Nord).
Visionario, caustico, provocatorio, Ra-Dio è sì un racconto di fantascienza distopica – assieme al tecnoguerriero John Cable Cult III si scopre che l’umanità si è estinta da migliaia di anni e la Terra è diventata un immenso museo virtuale – ma è anche, soprattutto, un intervento artistico nato dalla consapevolezza dell’evolversi della letteratura: Miglioli, infatti, descrisse il dischetto come un “ready made” della nuova letteratura in mutazione, un virus da non liberare aprendo il file che lo conteneva (e, come tale, venne esposto nel 1995 al Centre Pompidou di Parigi in una collettiva d’avanguardia). L’operazione artistico-concettuale di Miglioli generò un enorme impatto mediatico: in Italia esplose l’interesse per la letteratura ipertestuale, Ra-Dio vendette oltre ventimila copie ed il suo autore divenne un autore di culto per un’intera generazione.
Mai più ripubblicato, oggi Ra-Dio è praticamente introvabile… finora. A distanza di 30 anni, il primo ipertesto narrativo italiano sarà di nuovo disponibile sul sito archive.org in una versione archivistica interattiva e fedele all’originale, grazie allo sforzo congiunto di alcuni collettivi ed istituzioni che si occupano di conservare e studiare la storia della tecnologia, della cultura e della società digitale: i musei MIAI (Museo Interattivo di Archeologia Informatica) di Cosenza e MusIF (Museo dell’Informatica Funzionante) di Palazzolo Acreide ed il gruppo LEI (Letteratura Elettronica Italia).
La presentazione si svolgerà con la presenza dei curatori dell’iniziativa e dell’autore, che ha gentilmente fornito il materiale originale e acconsentito all’operazione.
chi: Lorenzo Miglioli
FIM (Fbi IMproved) viewer di immagini universale
FIM è un image viewer per un’utenza a suo agio con riga di comando e tastiera.
FIM è scriptabile in diversi modi, ma rimane integrabile in ambiente desktop.
FIM è ricco di funzionalità e privilegia l’uso interattivo.
FIM segue la filosofia UNIX in tanti aspetti d’uso, che verranno mostrati.
FIM è in diverse distribuzioni Linux.
FIM funziona sotto X11, nel framebuffer di Linux, ma anche in modalità Ascii Art (con colori o senza).
Mostrerò le motivazioni dietro FIM, come usarlo, e idee all’orizzonte.
chi: dez
Il Ponte del passato, lo Stretto del futuro
Ancora una volta la vulgata politica e mediatica riguardante Calabria e Sicilia, Mezzogiorno e Stretto di Messina, è condizionato dalla presenza, sempre più improbabile, sempre piu’ fantasmatica, del Ponte; una favola mediatica cui una politica istituzionale sempre più scarsa ricorre ciclicamente per coprire la propria incapacità e volontà di risolvere i problemi dell’area e di consolidarne le prospettive innovative, socialmente e ecologicamente.
Il ponte era già ritenuta struttura programmaticamente vecchia, inutile e dannosa da diverso tempo: basta solo riflettere un attimo sul traffico di attraversamento che per l’ottanta per cento è locale e necessita di un barcabus H 24 non di un attraversamento stabile, a fronte dei danni paesaggistici, territoriali, ambientali e culturali che una simile struttura comporterebbe.
La vicenda è diventata paradossale allorchè, circa una decina di anni fa, i progettisti, tecnici delle costruzioni di ponti di fama mondiale, consulenti di governi e di grandi imprese, hanno spiegato che, nonostante le centinaia di milioni di euro spesi, nonostante le numerose edizioni di un progetto, MAI arrivato in fase esecutiva (quella che deve dimostrare la costruibilità ), proprio la fattibilità non esisteva e non si era mai potuta raggiungere. E che il ponte abbisogna ancora di decenni di ricerca per arrivare ad una progettazione con qualche crisma di realizzabilità.
Questa posizione non è stata mai smentita da nessun governo o consesso tecnico-scientifico. Evidentemente allochè ciclicamente si ritorna al ponte, lo si fa per coprire il nulla che la politica governativa di turno presenta di fonte alle questioni che i territori interessati pongono.
E’ ora invece di considerare e interpretare lo Stretto, “una delle Opere d’Arte naturali principali al mondo”, non un ‘infrastruttura di collegamento, ma una grande struttura paesaggistica e ambientale, culturale e sociale, capace di dispiegare nel prossimo futuro le dinamiche e potenzialità insite negli enormi valori posseduti dal suo patrimonio territoriale ed ecologico.
Che negli ultimi anni si sono palesate nei nuovi progetti e programmi avviati o già consolidati, connotati dal rispetto delle regole dettate da ambiente e paesaggio presenti, come il ritorno alla terra, con la neoagricoltura nell’area, il turismo esperenziale, la ripresa paesaggistica e socioculurale dei terrazzamenti, i percorsi ecoturistico-culturali, ancora la “Vie dei Fortini”, il Parco Horcynus Orca a Faro, il parco energetico -culturale ecoproduttivo di Ecolandia, le azioni dei GAL nei Peloritani, nella Vallata del Gallico o nell’Area Grecanica.
Un mosaico di contesti ed iniziative tali da prospettare lo “Stretto visione di futuro”, una grande area di sostenibilità, al centro di una più grande area di sostenibilità, il Mediterraneo, che può trasformare le odierne tragedie in occasioni di crescita sociale e civile per tutti e tutte, se muri e respingimenti si trasformano in solidarietà e accoglienza. E che si caratterizzerà non per la ricerca di massimizzare i redditi, ma per la volontà di ottimizzare il “Buen vivir”. E nello stesso tempo andrà attuando un processo di reale conversione ecologica dell’economia locale e di costruzione di meccanismi di difesa dei contesti interessati dalle ricadute territorialli della crisi ecoclimatica.
chi: Alberto Ziparo
La tecnologia come strumento di educazione ecologica
Presenterò alcuni laboratori didattici attivi nel parco ecolandia di Arghillà a Reggio Calabria, che utilizzano tecnologie innovative in campo energetico e ambientale con la finalità di contribuire al cambio culturale più che mai necessario a lottare contro le cause dei cambiamenti climatici in atto e costruire una società più giusta e solidale.
Lascerò il file di un documento riassuntivo.
Un link utile è www.parcoecolandia.it
chi: Petru