Come siamo
Manifesto
L’hackmeeting è l’incontro annuale delle controculture digitali italiane, di quelle comunità che si pongono in maniera critica rispetto ai meccanismi di sviluppo delle tecnologie all’interno della nostra società. Ma non solo, molto di più. Lo sussurriamo nel tuo orecchio e soltanto nel tuo, non devi dirlo a nessuno: l’hackit è solo per hackers, ovvero per chi vuole gestirsi la vita come preferisce e sa s/battersi per farlo. Anche se non ha mai visto un computer in vita sua.
Cosa ti puoi aspettare?
Il testo che segue è stato scritto in una riunione prehackmeeting a Novembre 2025
Cose che ci piacciono di HM, e cose non?
(Prima discussione con interventi a giro)
Ci piacciono:
- l’autogestioneeee
- l’Hackmeeting è uno dei pochissimi eventi di hacking senza sbirri, militari, il loro vil denaro o quello di un qualsiasi sponsor
- è un incontro nazionale, una ricchezza nel movimento italiano
- ma HM è anche una rete transnazionale
- c’è un approccio critico alla tecnologia, come strumento di oppressione e liberazione
Non ci piacciono:
- modalità di comunicazione e discussione in lista (es. trolling, machismo, transfobia…)
- si riparte ogni anno da zero: quali sono i valori che possiamo dire comuni?
- non ci riserviamo abbastanza tempo per avere dei confronti sui valori e le nostre affinità
- le persone che idolatrano la tecnologia e la capacità tecnica.
Non sappiamo ancora quanta capacità abbiamo di cambiare ed evolverci, vediamo sia potenzialità, sia limiti (data l’annualità dell’incontro e le tante persone che lo compongono).
Tra noi c’è una fiducia che nasce dall’affinità. Ci sono valori e pratiche che in qualche modo sono insite nel fatto per esempio che ci vediamo in spazi occupati. Non ci troviamo per interesse materiale, ma per condividere pratiche ed emotività.
Fare le cose assieme durante hackmeeting ci lega perché ci permette di sperimentare queste pratiche, l’autogestione è uno strumento che ci permette di conoscerci e comprenderci collettivamente fra individualità.
Dopo questo primo giro, sono emersi tre macrotemi su cui discutere in gruppi:
- Valori/affinità dell’Hackmeeting
- Spazi di discussione
- Come implementare le decisioni dell’assemblea
Valori/Affinità
Condivisione - Sharing is (a)Caring
Il tema delle “star” e del suprematismo è problematico per noi.
Vogliamo scoraggiare talk che siano incentrati sull’ego di chi li presenta.
Per fare questo, vorremmo incentivare comportamenti di cura in prima persona, chi “tiene” i talk è la persona che decide la sua impostazione: es. se vogliamo incoraggiare ad utilizzare i pronomi corretti, iniziamo a farlo noi, contagiamoci!
Non parliamo solo dei nostri grandi successi, ma anche dei nostri fallimenti!
Non ci interessa dimostrare quanto siamo bravx tecnicamente, non vogliamo ansia da prestazione!
Anche chi ascolta può (e deve) direzionare la discussione in una forma il più orizzontale possibile —> no culto, no guru (uccidi i tuoi idoli!!!)
Si possono affrontare temi “tecnicamente pesanti” senza sfoggiare il proprio ego.
Hacking di cose e persone
… tutto questo, tenendo in mente che la performatività ci è stata cucita nel dna sociale: va tenuta d’occhio, ma ne va anche capita l’origine. Cerchiamo di essere hacker: così come ci piace capire come funzionano le tecnologie, cerchiamo di capire come funzionano le persone e i gruppi, e di tenere a mente quali effetti hanno i (nostri) comportamenti.
Cambiamento…Processing
Trasformazione e Cambiamento sono un valore per questa comunità. Il cambiamento non è una soluzione, ma un processo vivace, creativo, trasformativo fatto di amore, lotta e solidarietà. Supportiamo i cambiamenti all’interno della comunità e la trasformazione sarà alimentata dalla comunità stessa.
Il cambiamento è possibile anche attraverso la curiosità di capire come funzionano le cose e le persone nelle relazioni.
Paletti - You Shell Not Pass!
In che maniera si differenzia hackmeeting dagli altri appuntamenti hackerosi?
No sponsor, no militari, no sbirri, sì autogestione!
Non ci unisce solo l’approccio critico verso la tecnologia, ma la volontà di distruggere l’oppressione sotto ogni forma.
Cura e sostegno reciproco - Incarnare i valori e non solo enunciarli
Questa comunità si impegna a stare nel problema. Cerchiamo una cura che sia ascolto e non soluzione, non vogliamo tirarci indietro di fronte ai problemi esposti. Vogliamo sostenere chi non riesce a partecipare agli eventi della comunità di persona: allo stesso tempo ci rendiamo conto, nel mondo digitale della lista, che al momento non abbiamo gli strumenti adatti per il supporto e la solidarietà di fronte all’aggressione.
Fare un cartellone all’ingresso è facile, ma per incarnare i valori è necessario un impegno costante. Uno spazio diventa più accogliente solo quando le persone che lo attraversano sono in ascolto e praticano attivamente i valori della comunità, anche se è faticoso e fa male. Dobbiamo capire bene gli strumenti che ci diamo per farlo. Non vogliamo usare solo l’esclusione.
Spazi di discussione + Come implementare le decisioni dell’assemblea
Sentiamo che l’assemblea è lo spazio dove si prendono le decisioni. Le decisioni di un’assemblea possono essere modificate nell’assemblea successiva. Sulla mailing list si mandano i report degli incontri per avere feedback, ma il confronto online non può sostituire quello in presenza. Se le persone non hanno modo di partecipare all’assemblea per motivi logistico/economici, cercheremo di sostenerle.
Siamo un gruppo che si deve coordinare e confrontare, un’assemblea all’anno non basta più e forse non è mai bastata.
La spontaneità ha bisogno di tempo ed esiste grazie a momenti più o meno informali.
Conclusioni aperte
- Ogni assemblea fisica può e deve essere decisionale, ma ovviamente si può rimettere in discussione ogni decisione all’assemblea successiva;
- la mailing list non è un luogo decisionale, i report servono solo ad aggiornare le persone. Comprendiamo che questa modalità richiede un impegno maggiore;
- è importante per noi avere dei momenti “esistenziali” dedicati, in particolare:
- un pre-hack all’anno dedicato al ritiro spirituale™: ogni pre-hack a rotazione “si sacrifica” per fare una 2 gg quasi solo di assemblea (essì, due giorni di assemblea e discussione, ci tocca:).
- durante i vari eventi della comunità ricavare altri spazi per assemblee della comunità (che siano tematiche o varie).
- ci piacerebbe che il pre-hack esistenziale fosse anche un’occasione per comunicare pubblicamente lo “stato dell’arte della comunità”, del momento evolutivo in cui si trova hackmeeting (inclusi i dubbi e le questioni aperte);
- alla fine del pre-hack esistenziale uscirà un aggiornamento del sito con una fotografia della comunità (tipo questa, clic). Naturalmente queste immagini non sono definitive: si potranno ridisegnare quando necessario.
Al prossimo HM ci piacerebbe:
- comunicare chiaramente aiuti logistici ed economici
- creare spazi dedicati per la cura come ascolto, magari piccola assemblea dedicata?
- incoraggiare un approccio includente ai talk, esplicitarlo nella call. Un talk non è un momento per mostrare quanto si vale, ma un momento di relazione e condivisione.